Obiettivi
sfidanti per il nuovo Piano Regolatore del Porto di Livorno Futura conseguibili
con piani finanziari sostenibili e coerenti con gli investimenti previsti oltre,
ad una maggiore capacità di fare “sistema” da parte di tutti gli operatori portuali.
Dal
sito della port authority di Livorno è riportato il documento inerente il nuovo
Piano Regolatore del Porto che induce a questa breve riflessione.
A
fronte di un nuovo scenario internazionale che vede:
-
i traffici da/verso il Pacifico assumere sempre
piu’ una maggiore rilevanza nei confonti del Mediterraneo
-
un continuo ridursi dei trasporti delle rinfuse
solide a causa della crisi della manifattura (in primis quella modenese) a cui Livorno
è molto legata
-
l’utilizzo di navi sempre piu’ grandi che
necessitano di banchine con maggior capacità di lunghe e fondali piu’ profondi
Si
rende necessario un riposizionamento dello scalo cittadino al fine di attirare
e attrare i nuovi flussi mondiali di interscambio.
Diventa determinante per il
porto di Livorno futura assume maggiore valenza all’interno delle nuove filiere
nazionali ed internazionali della logistica.
Le
scelte strategiche che sono state
approvate dal Comitato Portuale, nell’ambito della delibera di
preadozione sono particolarmente sfidanti :
-
Ampliamento
del Porto in nuove aree
Riorganizzazione e specializzazione delle diverse
aree portuali per tipologia di traffico
-
Sinergia
logistica e di servizi con gli spazi urbani della citta’
-
Potenziamento
dell’attivita’ croceristica e di riparazione navale
-
Investimenti
in nuove infrastrutture e nuovo bacino (Piattaforma Europa)
-
Maggiore
integrazione con la viabilità ferroviaria, stradale e aeroportuale
-
Coinvolgimento
di tutti gli stakeholders interessati
Queste linee guida, devono
essere attuate velocemente per fare in modo che il porto di Livorno futura
intercetti le nuove filiere della logistica internazionale e migliori la
capacità competitiva delle reti di aziende presenti sul territorio, operanti
nei settori del refitting e riparazioni navali oltre alla nautica da diporto.
La concorrenza interna dovrà lasciare spazio a
forme di collaborazione e partnership capaci di migliorare la competitività’
del nostro porto nei confronti degli altri scali italiani e di tutto il
mediterraneo.
Per
la realizzazione concreta di queste strategie saranno necessari fonti
finanziarie certe e l’intervento anche di nuovi investitori privati anche internazionali.
In
questo ambito il Project Financing, gia’ peraltro utilizzato per
la realizzazione di scali marittimi sia in ambito nazionale che internazionale,
rappresenta lo strumento piu’ idoneo ( in un contesto attuale di crisi finanziaria
e carenza di capitale e liquidità a livello internazionale)
Condizione indispensabile per
la sua riuscita è la sostenibilità del
nuovo piano anche sul piano dei ricavi futuri ed in relazione ai vincoli ambientali e
autorizzativi previsti ai vari livelli decisionali.
Anche
i comportamenti dei diversi attori
interessati (agenzie, spedizionieri, terminal ed altri) in
futuro dovranno cambiare, per fare più’ sistema sul territorio, agire come un unico soggetto, lasciando meno spazio ad inutili
conflittualità interne e fare più concorrenza all’esterno, agli altri scali
nazionali e esteri.
Solo
così il porto di Livorno potra’ guadagnare quote di mercato e migliorare la sua
capacità competitiva.
I diversi attori interessato
(agenzie,spedizionieri, terminal) in futuro dovranno essere capaci di fare
sistema per attrarre maggiori flussi sullo scalo labronico, lasciando meno
spazio ad inutili conflittualità interne.