sabato 8 settembre 2012

Nuovo Piano Portuale di Livorno futura


Obiettivi sfidanti per il nuovo Piano Regolatore del Porto di Livorno Futura conseguibili con piani finanziari sostenibili e coerenti con gli investimenti previsti oltre, ad una maggiore capacità di fare “sistema” da parte di tutti gli operatori  portuali.

 

 

Dal sito della port authority di Livorno è riportato il documento inerente il nuovo Piano Regolatore del Porto che induce a questa breve riflessione.

 

A fronte di un nuovo scenario internazionale  che vede:

-          i traffici da/verso il Pacifico assumere sempre piu’ una maggiore rilevanza nei confonti del Mediterraneo

-          un continuo ridursi dei trasporti delle rinfuse solide a causa della crisi della manifattura (in primis quella modenese) a cui Livorno è molto legata

-          l’utilizzo di navi sempre piu’ grandi che necessitano di banchine con maggior capacità di   lunghe e fondali piu’ profondi

 

Si rende necessario un riposizionamento dello scalo cittadino al fine di attirare e attrare i nuovi flussi mondiali di interscambio.

Diventa determinante per il porto di Livorno futura assume maggiore valenza all’interno delle nuove filiere nazionali ed internazionali della logistica.

Le scelte strategiche che sono  state approvate dal Comitato Portuale, nell’ambito della delibera di preadozione sono particolarmente sfidanti :

-          Ampliamento del Porto in nuove aree

Riorganizzazione e specializzazione delle diverse aree portuali per  tipologia di traffico

-          Sinergia logistica e di servizi con gli spazi urbani della citta’

-          Potenziamento dell’attivita’ croceristica e di riparazione navale

-          Investimenti in nuove infrastrutture e nuovo bacino (Piattaforma Europa)

-          Maggiore integrazione con la viabilità ferroviaria, stradale e aeroportuale

-          Coinvolgimento di tutti gli stakeholders interessati

 

 

Queste linee guida, devono essere attuate velocemente per fare in modo che il porto di Livorno futura intercetti le nuove filiere della logistica internazionale e migliori la capacità competitiva delle reti di aziende presenti sul territorio, operanti nei settori del refitting e riparazioni navali oltre alla nautica da diporto.

 La concorrenza interna dovrà lasciare spazio a forme di collaborazione e partnership capaci di migliorare la competitività’ del nostro porto nei confronti degli altri scali italiani e di tutto il mediterraneo.

Per la realizzazione concreta di queste strategie saranno necessari fonti finanziarie certe e l’intervento anche di nuovi investitori privati anche internazionali.

In questo ambito il Project Financing, gia’ peraltro utilizzato per la realizzazione di scali marittimi sia in ambito nazionale che internazionale, rappresenta  lo strumento  piu’ idoneo  ( in un contesto attuale di crisi finanziaria e carenza di capitale e liquidità a livello internazionale)

Condizione indispensabile per la sua riuscita è  la sostenibilità del nuovo piano anche sul piano dei ricavi futuri ed  in relazione ai vincoli ambientali e autorizzativi previsti ai vari livelli decisionali.

Anche i comportamenti  dei diversi attori interessati (agenzie, spedizionieri, terminal ed altri) in futuro dovranno  cambiare, per  fare più’ sistema  sul territorio, agire come un unico soggetto,  lasciando meno spazio ad inutili conflittualità interne e fare più concorrenza all’esterno, agli altri scali nazionali e esteri.

Solo così il porto di Livorno potra’ guadagnare quote di mercato e migliorare la sua capacità competitiva.

I diversi attori interessato (agenzie,spedizionieri, terminal) in futuro dovranno essere capaci di fare sistema per attrarre maggiori flussi sullo scalo labronico, lasciando meno spazio ad inutili conflittualità interne.

 

mercoledì 5 settembre 2012

Dopo decenni il Comitato Portuale approva con la delibera di preadozione il nuovo Piano Regolatore del Porto

Il Comitato Partuale ha approvato la proposta di preadozione del nuovo piano regolatore del Porto introducendo forti elementi di novita' quali :
la "zonizzazione delle banchine" con una conseguente specializzazione delle diverse aree portuali, il potenziamento della croceristica ed i traghetti , lo sviluppo del porto del cantieristica
insieme ai Cantieri Benetti ed altri piccoli cantieri.

Cosi' come per la cellulosa anche per le autostrade del mare si prevede una comcentrazione su determinati accosti in attesa della realizzazione della Piattaforma Europa.

In un periodo cosi' critico, che vede quest'anno penalizzare alcuni segmenti di traffico come per esempio quello dei contenitori, ci auguriamo che il nuovo piano regolatore, possa mediare i molteplici interessi convergenti sul nostro scalo , al fine di rilanciare il nostro Porto, principale fonte di ricchezza del nostro territorio.

In un periodo cosi' critico come l'attuale che vede un forte calo del traffico dei cointaner sul nostro Porto, attendiamo l'esito e le proposte previste agli ulteriori livelli di approvazione del piano, convinti che un confronto dialettico e sano  tra le parti contribuiscano al rilancio del nostro scalo.