domenica 26 agosto 2012

Nel 2011 l' Italia al quinto posto nel surplus commerciale di prodotti industriali non alimentari dopo Cina, Germania, Giappone e Corea del Sud

Secondo Marco Fortis, noto economista studioso dei Distretti Italiani, nel 2011, in base alle stime dell'Organizzazione Mondiale del Commercio ( Wto)  solo cinque Paesi del G20 hanno generato un avanzo positivo tra export - import negli scambi di prodotti industraili manufatti non alimentari.

 Tra questi l'Italia ha segnalato la piu' alta crescita rispetto al 2010, con un +46% davanti a Cina (27%), Corea del Sud (+20%) e Germania (+17%).

L'attivo italiano nella manifattura è cresciuto dai 56 mld. nel 2010 a 82 mld. nel 2011.
Tutte le altre economie del G20 hanno evidenziato passivi commerciali nei manufatti (Stati Uniti in testa) mentre ex paesi emergenti come l'India sono ormai prossimi al pareggio.

Secondo Fortis, i dati dimostrano apertamente l'infondatezza del luogo comune della percezione della debolezza della competitività italiana soprattutto se depuriamo dal nostro commercio estero le componenti dell'energia e delle materie prime agricole che cui sfavoriscono moltissimo rispetto agli altri Paesi.

Il baricentro dell'export mondiale di prodotti industriali non alimentari si è ormai spostato in Asia ove Cina e Corea detengono un enorme surplus.

In questo nuovo quadro l'Italia rispetto al altre economie occidentali industriali in netto declino mantiene una posizione di assoluto rilievo che potrebbe ulteriormente migliorare, secondo lo studioso, se venissero rimossi una serie di vincoli e freni infrastrutturali, normativi e fiscali.

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